E’ costume abbastanza diffuso che le principali aziende, in particolar modo quelle operanti nel settore dei servizi, dedichino una pagina del proprio sito alla pubblicazione di nomi e loghi di imprese ed enti con cui hanno stretto delle collaborazioni lavorative; il cosiddetto portfolio clienti.
Una politica aziendale, questa, che può essere certamente interpretata come un’indice di serietà dei rapporti di lavoro instaurati e come segno di fidelizzazione del cliente.
Consultando diversi siti di agenzie di marketing e comunicazione, si può notare come il “portafoglio” sia, in effetti, disponibile alla consultazione di ogni utente.
Laddove si tratti, invece, di una SEO agency (ovvero un’agenzia che offre come servizio principale, quello di indicizzare e posizionare ai primi posti un sito aziendale nei principali motori di ricerca), pubblicare l’elenco dei propri clienti potrebbe comportare alcuni svantaggi laddove il nuovo potenziale cliente non conosca bene il modus operandi dell’agenzia che garantisce il posizionamento online.
Un’azienda di un determinato settore non avrebbe interesse, comprensibilmente, a stabilire collaborazioni con un’agenzia di pubblicità e di marketing tradizionale la quale ha già dei rapporti consolidati con una diretta concorrente; lo stesso discorso cambia se si parla, invece, di una SEO agency.
Senza considerare che aziende concorrenti possono comunque trarre ottimi vantaggi da un servizio di posizionamento nei motori di ricerca realizzato in contemporanea, nei servizi su internet le sfumature tra aziende, per quanto operanti nel medesimo settore, assumono un rilievo ben più importante, facendo in modo che differenze assolutamente minime rendano due aziende, di fatto, non direttamente concorrenti tra loro.
Provando a spiegare questo aspetto dal punto di vista tecnico: un sito aziendale è indicizzato online per mezzo di diverse parole chiave (esempio: fiori, fiori online, spedizione fiori, omaggi floreali, ecc.); è sufficiente che una sola di queste keywords differisca tra un sito e l’altro perché questi godano di un posizionamento tra loro assolutamente indipendente.
Proprio per evitare l’equivoco per il quale nuovi potenziali clienti vengano erroneamente scoraggiati nell’ instaurare collaborazioni notando nel nostro portafoglio clienti delle aziende del medesimo settore, Up Vision ha scelto, in controtendenza, di non rendere pubblico il proprio portafoglio clienti.
Unitamente a questo aspetto, abbiamo scelto di adottare questa politica per tutelare la privacy dei nostri clienti (aspetto da non sottovalutare) e perché intendiamo puntare solo ed esclusivamente sulla qualità e sull’innovatività dei nostri servizi piuttosto che sull’immagine.
Voi cosa ne pensate? Avete una pagina dedicata al portafoglio cilenti?
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