- Intercettare traffico sulla long tail
- Dare informazioni di settore
- Fidelizzare maggiormente gli utenti
- Attuare strategie di marketing virale
- Creare un rapporto tra il venditore e il cliente
Certamente una premessa è doverosa, bisogna tutelare gli utenti che non vogliono leggere contenuti per adulti, quindi il blog dovrà comunque avere una pagina disclaimer in cui si avvisa che il “sito è VM18”. Inoltre per una maggiore tutela si possono utilizzare i nuovi domini XXX.
Il Blog consente all’ecommerce online di farsi conoscere e diffondere il proprio brand grazie a contenuti di settore che possano generale visite da keywords poco competitive, ma che la loro somma genera un discreto traffico. Ad esempio, uno stesso articolo può essere recensito più volte ma con nuove forme promozionali.
L’hard è un settore, è come tale ha utenti appassionati che cercano nuove informazioni, che fanno delle domande attraverso il motore di ricerca e di conseguenze vogliono delle risposte. Quindi, il blog non deve essere un mezzo di distribuzione e fruizione gratis di materiale pornografico, ma deve diventare in mezzo fidelizzato e informativo per il proprio target di riferimento.
Il blog può essere utilizzato per generare contenuti virali, intendiamo creare qualcosa che grazie al suo contenuto riesca espandersi molto velocemente (il settore adult è terreno fertile per queste tipologie di strategie). Anche alcune notizie di gossip, che “impazzano ciclicamente”, possono essere utilizzate per sfruttare l’intrinseca viralità che esse hanno, alludo al video hard di Belen Rodriguez comparso in rete in questi giorni, ma non è l’unico caso: Pamela Anderson, Paris Hilton, Laure Manaudou in passato sono state “buone esche” per generare traffico improvviso.
Naturalmente il blog per crescere deve essere aggiornato con continuità, ciò significa che è un progetto a cui dedicare almeno qualche ora a settimana.
Io credo che il lancio dei domini .xxx non cambi proprio nulla, anzi attirerà molto di più l’attrenzione dei minorenni e aiuterà le aziende che si occupano di business seo e sem in ambito adult. La realtà è che oggnuno di questi siti con contenuti per adulti dovrebbe avere un discalimer che consenta il controllo parenterale preventivo, punto e basta. Poi c’è da dire che oramai con l’avvento degli i-pad il pc ce l’hanno anche i bambini, il controllo inizia a diventare un po’ complesso. Bisognerebbe riuscire ad inventare un sistema che, intestando la scheda telefonica SIM al bambino riconosca automaticamente l’età dell’utente e lo blocca su certi siti. Non sarebbe male l’idea ma tra il dire ed il fare c’è sempre di mezzo il mare…