Sempre meno risultati “statici” nelle SERP
Sono ormai lontani i tempi in cui, a seguito di una query, i motori di ricerca proponevano una SERP di solo siti ufficiali ed istituzionali, dunque siti statici; i motori di ricerca sono sempre più “social“.
Oggi come oggi la rete è un’arena di discussione continua e diversificata, tanto da produrre una grande quantità di contenuti relativi a disussioni, post all’interno di blog, commenti, interventi su social network e molto altro ancora. Rintracciare un sito statico tra le tante indicizzazioni proposte da Google è ormai cosa piuttosto complicata.
Tante indicizzazioni, posizionamento più difficile
Volendo individuare un limite al più popolare motore di ricerca, infatti, si può notare come in effetti il suo sistema di indicizzazione consideri ancora le pagine come pagine statiche, senza fare particolari distinzioni tra le indicizzazioni statiche e quelle relative alle discussioni all’interno del web, anche per quanto riguarda il relativo posizionamento.
Ad oggi è tutt’altro che raro che un sito web di un’azienda, un’istituzione o un prodotto venga proposto dal motore solo a seguito di altri contenuti di discussione che lo riguardano; anche il posizionamento SEO dei siti web, appunto, alla luce di questa continua e fluttuante creazione di contenuti, è sempre più complesso e per tale ragione da affidare a professionisti altamente specializzati.
C’è da prevedere che Google, visto il continuo aumento in rete dei contenuti relativi agli spazi “social”, possa presto offrire agli utenti nuove opzioni di ricerca in grado di distinguere i siti statici da quelli dinamici, proprio per evitare che i siti ufficiali si disperdano nella grande quantità di contenuti paralleli.
Motori di ricerca esclusivamente “social”
In attesa di questa innovazione, che, c’è da credere, diventerà presto necessaria, la rete web offre una serie di motori di ricerca specifici mirati appunto esclusivamente all’individuazione dei contenuti di blog, social e bookmark.
In un interessante articolo, il sociologo Davide Bennato menziona su tutti un particolare un motore che punta esclusivamente sui contenuti di tipologia “social”: Social Mention.
Il “sentiment”, il futuro del web marketing
Questo motore offre la possibilità di distinguere i risultati della ricerca a seconda della tipologia di social media che ha generato i contenuti. La sua particolarità, tuttavia, è nella sua capacità di misurare il “sentiment” relativo ad un argomento, ovvero di analizzare se i contenuti delle discussioni in web riguardanti una determinata tematica sono più positivi o negativi.
C’è da giurare che quest’ultimo strumento sarà sempre più adoperato dai webmaster in un futuro prossimo, soprattutto in previsione di un miglioramento della precisione nelle opzioni di ricerca.
La distinzione tra contenuti statici e contenuti social all’interno del web diventerà presto fondamentale per offrire al navigatore una ricerca ordinata, soprattutto agli utenti meno esperti che non sono in grado di riconoscere i contenuti social semplicemente da un titolo o da un link.
Il web marketing del futuro, inoltre, non opererà esclusivamente nell’ambito del posizionamento e della visibilità, ma sempre più anche sul “sentiment”.
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