Up Vision Srl supporta l’iniziativa dell’associazione onlus l’Abbraccio e si è impegnata a realizzare e donare un sito web per il progetto “Genitori e Figli – Prematuramente Insieme”, a sostegno dei bambini nati prematuramente. Up Vision da sempre attenta ad agire positivamente verso la comunità ha voluto donare il “suo abbraccio” a bambini e genitori che devono affrontare una realtà difficile e inaspettata. Il sito sarà presentato sabato 29 ottobre dall’amministratore Francesco Fiore a conclusione del convegno “Il futuro dei nostri neonati tra ricerca e standard di cura”.
L’Associazione l’Abbraccio costituita nell’aprile del 2007 dai genitori dei neonati prematuri, medici e vigilatrici svolge l’attività di volontariato presso il centro di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.
Nascere prematuramente non è solo una difficoltà per il bambino ma è una situazione difficile da affrontare per i genitori e i medici. Le mamme sono spesso vittime di gravi disagi e sensi di colpa, mentre i papà subiscono la pressione psicologica nel sentirsi inadeguati. Tale condizione non fa che complicare la comunicazione tra i genitori e i medici. In queste difficoltà s’inserisce il progetto “Genitori e Figli – Prematuramente Insieme”. L’associazione opera per affrontare e superare le vulnerabilità psicologiche di genitori e medici. Madri e padri possono usufruire di un centro di ascolto per colloqui di sostegno, mentre i medici sono sottoposti a indagini per la valutazione degli indici di burn-out (sindrome da stress che colpisce chi opera professioni d’aiuto). Per i bambini nati prematuramente, invece, è previsto un ciclo terapico d’ ippoterapia. L’ultimo ma sempre ambizioso obiettivo è di costituire una banca del latte donato per aiutare i bambini che ne hanno bisogno.
Propositi e intenti del progetto hanno spinto Up Vision Srl a credere fortemente nell’ operato dell’Associazione l’Abbraccio e si è offerta di fornire loro un nuovo punto di incontro sul web dove trovare informazioni utili, essere informati su iniziative ed eventi, raccogliere le testimonianze dei genitori, fare domande a volontari e medici.
Scrivi un commento