Google, Posizionamento e siti accessibiliNella maggior parte dei siti internet, si da ancora pochissima attenzione agli aspetti di navigabilità, rendendo difficile all’utente la ricerca delle informazioni di suo interesse. Questo comporta quindi una riduzione sostanziale delle conversioni (portare l’utente a diventare un cliente).
Basterebbe progettare un sito immedesimandosi il più possibile in un visitatore interessato ai prodotti-servizi da promuovere con il sito web. Per ottenere un buon risultato, nella fase di costruzione, vanno messi in primissimo piano due aspetti fondamentali: usabilità e accessibilità.

Possiamo definire l’usabilità come misura della facilità con cui il “proprio pubblico” compie determinate azioni sul sito web, seguendo i seguenti parametri:

  • navigazione intuibile
  • immediata reperibilità delle informazioni
  • facile memorizzazione
  • efficienza d’uso del sito
  • soddisfazione dell’utente

Un sito usabile, ben costruito dovrebbe risultare anche accessibile, cioè utilizzabile allo stesso modo di un utente comune, in tutte le sue funzionalità, anche da utenti diversamente abili (non vedenti, daltonici, ecc…)
A parte le linee guida internazionali sull’accessibilità stilate dal World Wide Web Consortium (W3C) nell’ambito della Web Accessibilty Initiative (WAI), in Italia vige una normativa (Legge Stanca), per i siti della pubblica amministrazione. Queste linee guida internazionali e locali hanno lo scopo di tutelare chi utilizza screen reader (applicazione software che identifica ed interpreta il testo mostrato sullo schermo del computer), browser testuali , traduttori Braille (sistema di scrittura e lettura a rilievo per non vedenti), ingranditori di caratteri per ipovedenti, software di riconoscimento vocale e di fare in modo che tali soggetti possano fruire degli stessi contenuti serviti dai comuni browser grafici.
Tra le principali regole per sviluppare un sito web accessibile, viene data molta importanza al corretto utilizzo dell’attributo alt delle immagini (alternativa testuale che descrivel’immagine ai non vedenti) , e all’uso di menù testuali. Bisognerebbe pensare inoltre al fatto che esistono browser, differenti da Explorer e Firefox.
Google è diventato il numero 1 trai motori di ricerca, soprattutto per aver dato fondamentale importanza e attenzione ai problemi di accessibilità.
Noi ossessionati dalle continue modifiche dell’algoritmo, non dovremmo mai dimenticare qual è l’obbiettivo primario di Google del nostro amato motore di ricerca: fare in modo che le pagine dei siti vengano classificate allo stesso modo delle persone. Titoli, testo e collegamenti, parole chiave e così via.
Una delle raccomandazioni che Google fa nell’ottimizzazione dei motori di ricerca, è quella di realizzare dei testi accessibili e che facilitano la fruizione del sito, e non ottimizzarli unicamente per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca. 
Se pensiamo un secondo a quanto potrebbe essere fastidioso per un utente che utilizza uno screen reader, ascoltare la lettura di lunghe descrizioni, che come dovremo ben sapere, nella maggior parte dei casi penalizzano invece di promuovere…. E non parliamo poi di chi utilizza ancora il testo nascosto!

Un consiglio per realizzare un sito web accessibile?
Avete mai provato a togliere il foglio di stile (CSS)? Il vostro sito è comprensibile allo stesso modo?